Progettazione e realizzazione

Centrale a biomassa con rete di teleriscaldamento

Il rispetto per l'ambiente e il territorio passa anche attraverso la realizzazione di progetti che si integrano armoniosamente nello stesso e che, sfruttando risorse autoctone e a volte quasi accantonate, riescono a creare una rete virtuosa di servizi a vantaggi del cittadino. Riportiamo di seguito il caso di studio della progettazione esecutiva e realizzazione da parte di GreenScavi srl di una centrale a biomassa con rete di teleriscaldamento per i paesi di Praso, Daone, Bersone e della casa di riposo di Pieve di Bono (Provincia di Trento).

Una centrale a biomassa nel cuore del Trentino

La Valle di Daone è una splendida vallata alpina del Trentino, ricca di bellezze naturali e architetture caratteristiche. Per le peculiarità del territorio, i comuni sopra citati non usufruiscono di fornitura energetica da conduttura; ecco quindi che il progetto della centrale si inquadra in un servizio di produzione di acqua calda a servizio delle utenze ed energia elettrica tramite sistemi di cogenerazione alimentati a biomassa.

Cogenerazione da cippato

Le risorse del territorio per lo sviluppo del territorio

Green Scavi, Green energy: come utilizzare la biomassa per produrre energia

Il comune di Daone possiede una superficie boschiva relativamente estesa: la posizione della centrale è quindi stata studiata per utilizzare biomassa, nella fattispecie legno, prodotta sul territorio, minimizzando l'impatto ambientale da trasporto della materia e creando un'opportunità di sviluppo per l'economia locale.

L'utilizzo di cippato da legname prodotto in loco, oltre a minimizzare l'impatto ambientale, rappresenta un'occasione impareggiabile in termini di indotto sul territorio.

Massimo Luchetta - Greenscavi, Responsabile Progetto

Etica del lavoro.

Un progetto atto a creare valore aggiunto

Impatto minimo, risparmio energetico, servizio al cittadino

La caldaia a biomassa ha una potenza termica nominale di circa 1MW e, oltre ad essere in grado di far fronte alle richieste energetiche nei periodi più critici, garantisce un livello di inquinamento tendente a zero in termini di emissione di polveri e CO2 sia come combustione che come trasporto di materia prima. La distribuzione del calore avviene mediante doppia linea di tubazioni interrate (andata e ritorno del circuito) e si sviluppa lungo il comune di Valdaone per quasi 6 km.

L'opera di interramento della rete di trasporto è stata inoltre occasione di rifacimento del manto stradale della microviabilità interessata; questi interventi sono stati portati avanti secondo i più elevati standard, creando un valore aggiunto all'opera di cui può beneficiare tutta la popolazione dei comuni interessati. Inoltre la rete è stata interrata totalmente con materiali provenienti da riciclo di inerti scarto dell'edilizia. Nella progettazione della centrale e dei rispettivi locali, particolare attenzione è stata rivolta all'impatto ambientale dell'opera. Lo stabile si integra in maniera così perfetta nel territorio da quasi scomparire allo sguardo, questo grazie all'utilizzo di materiali naturali, legno di larice in primis, che "camuffano" lo stabile minimizzando la superficie di cemento esposta.

I vantaggi derivanti dalla costruzione dell'opera non sono solo quelli di fronte agli occhi di tutti. Bisogna anche pensare alle conseguenze positive indirette, ad esempio come la centrale abbia portato ad un enorme risparmio di litri di gasolio bruciati per il riscaldamento delle strutture.

Massimo Luchetta - Greenscavi, Responsabile Progetto

Green Scavi informa

Un progetto ambizioso in qualche numero

Uniti diamo valore all'ambiente. La centrale a biomassa di Daone in numeri

  • Anno di progettazione: 2015
  • Periodo di costruzione: 2016 - 2018
  • Biomassa a km zero, proveniente dai boschi circostanti
  • 800mila kWh di corrente elettrica e 2 milioni di kWh termici prodotti a fronte di 3650 metri cubi di cippato/anno
  • Fase di produzione primaria: 240 kWh termici + 90 kWh elettrici prodotti da cogenerazione del cippato
  • Fase di produzione secondaria: 850 kWh prodotti da combustione del cippato
  • 450 metri cubi di gas al giorno risparmiati per il riscaldamento dello stabile della casa di riposo di Pieve di Bono
  • La depurazione dei fumi di combustione mediante filtrazione ciclonica con successivo elettrofiltro garantisce emissioni in atmosfera inferiori ai
  • 30mg per normal metro cubo, livelli che la legislazione richiede solo a partire dai 3MW di potenza nominale.
  • Materiale per l'interramento della rete di teleriscaldamento proveniente al 100% da inerti riciclati dall'edilizia